Trekking e Kayak lungo la costa meridionale dell'Isola d'Elba.
La costa Sud, in questa stagione baciata dal Sole dall'alba al tramonto, è la protagonista di questo viaggio alla scoperta dell'Elba d'inverno. Due giornate di trekking e due di kayak per percorrere interamente la costa meridionale dell'Isola da Est a Ovest seguendo il giro del Sole d'Inverno.
IL PROGRAMMA
Quattro giornate di escursioni alla scoperta di scorci e scrigni di rara bellezza
che conservano l’essenza di questa terra.
Cammineremo e pagaieremo avvolti dalla magia dell’inverno Isolano,
nel silenzio denso musicato dal Mare e illuminato di luce radente.
Un viaggio lento di terra e di Mare, tra fioriture di rosmarino e trasparenze marine,
osservando l’elegante volteggio delle poiane e il volo possente del falco pellegrino,
la delicatezza del pettirosso e il volo radente delle pernici,
ammirando i tuffi spettacolari delle sule e il planare aggraziato delle berte.
Incontrando i delfini che in questo periodo amano stazionare sottocosta
e i pescatori sui “guzzi” che come noi ascoltano la voce dell’Isola.
Un respiro lento e profondo, un richiamo ancestrale di un tempo senza inizio,
che ti penetra il corpo e la mente
e mentre ti attraversa catalizza l’essenza e dissolve l’effimero.
Ore 9,00 ritrovo al porto di Portoferraio (Isola d’Elba). Trasferimento in minibus alla spiaggia di Lido di Capoliveri e partenza per la prima escursione in kayak.
La Costa Dolce e Selvaggia. Kayak Lido – Lacona km 11,5
Si parte dalla sabbia bianca della spiaggia del Lido di Capoliveri, pagaiando a fil di costa sui bassi fondali della costa sud, sotto lo sguardo severo dei bunker risalenti alla seconda guerra mondiale. Secche semi affioranti ci accompagnano al Felciao con i profumi della macchia che si miscelano a quelli del mare. Doppiamo le dolci rive di Norsi scivolando pigramente sulle trasparenze fino alle ardite pareti verticali di serpentinite che adornate di fichi d’india ci anticipano la bella spiaggia scura degli Acquarilli. L’azzurro cangiante del mare sfuma nel grigio delle rocce costiere per poi ritrovarsi nelle fioriture di rosmarino mentre doppiamo Capo ai Pini, si prosegue poi pagaiando sopra il basso fondale ciottoloso che ci accompagna fino all’arenile del Margitore. Iniziamo a risalire il promontorio di Capo Stella, inizialmente dolce con la vegetazione della macchia che sfiora il mare e con tanti passaggi divertenti: piccoli anfratti, microgrotte e scoglietti che invitano a giocare con la maneggevolezza dei kayak. Piccole spiagge si susseguono e invitano a una sosta rilassante. Man mano che ci avviciniamo al Capo lo scenario cambia e diviene più aspro e maestoso con le scure rocce nude scolpite dalla potenza delle onde. Doppiamo la suggestiva Grotta dei gatti e sotto l’occhio vigile del falco pellegrino raggiungiamo le spettacolari rocce mammellonari della Punta di Capo Stella, il punto più imponente e selvaggio della nostra escursione. Un breve passaggio su trasparenze meraviglia e raggiungiamo l’Isolotto della Corbella con i suoi pinnacoli scuri scelti come dimora privilegiata da marangoni e gabbiani. Con le sagome dell’Ovest Elbano a Ponente entriamo nel Golfo di Lacona, la costa erosa in forme fantasmagoriche caratterizza questo lato del promontorio e grazie al basso pescaggio dei kayak possiamo goderne a pieno. Ci gustiamo la quiete sostando in una dolce caletta ridossata, per poi riprendere la pagaiata e terminare l’escursione sul grande arenile di Lacona.
Trasferimento con minibus in hotel.
Colazione in hotel e trasferimento alla spiaggia di Lacona per l’escursione Trekking: I due golfi
Percorso: Lacona-Marina di Campo 12,3 Km. Dislivello: 672 mt. Quota max: 288 mt
Un cammino sempre affacciato sul Mare alla scoperta di uno dei tratti più belli, selvaggi e integri della costa Elbana. Sempre circondati dalle rigogliose fioriture di rosmarino che caratterizzano la costa sud dell’inverno Elbano, incontreremo panorami mozzafiato, camminando come sospesi tra cielo e Mare, ammirando e raggiungendo scogliere imponenti e calette inaspettate.
Partiamo dalla spiaggia di Lacona e dopo aver percorso il bianco arenile con passaggi tra mare e scogli, raggiungiamo la baia di Laconella incrociando le postazioni militari risalenti alla seconda guerra mondiale. Il cammino prosegue lungo un sinuoso sentiero affacciato sul mare che si snoda tra la macchia di erica, mirto e rosmarino, che ormai ha quasi cancellato le tracce di un’agricoltura eroica, ma si riesce ancora a leggere il disegno di ardite terrazze e muri a secco che consentivano la coltivazione della vite. Incontriamo il rudere del magazzino di Penco, memoria di storie eroiche, fatica e miseria, ma anche di scenari meravigliosi. Da qui il cammino a mezza costa si inerpica decisamente e ci porta sul culmine del crinale fino all’affaccio di Capo Fonza, dove lo sguardo si distende in un ampio orizzonte che si perde a sud oltre il Giglio e Montecristo e a ovest tra le cime argute della Corsica, mentre a strapiombo sotto di noi le trasparenze del Mare intorno alla della secca delle coralline disegnano ricami policromi. Continuiamo lungo uno dei tratti più selvaggi e segreti della costa Elbana, tra graniti bianchi colorati dal blu delle fioriture dei rosmarini, risaliamo il crinale fino ai 296 metri del Monte di Fonza, punto più alto del nostro cammino. Il panorama che ci regala è magnifico con un orrizzonte a 360° che ci permette di ammirare tutta la costa sud dell’Isola, da Punta Calamita a Fetovaia, a oriente il continente, a sud Argentario, Giglio, Montecristo e Pianosa, e a Ovest la maestosa sagoma della Corsica con le sue alte vette innevate. In questa fiabesca ed arcaica ambientazione mediterranea non potevano mancare i rifugi pastorali a testimoniare l’attività dei pastori Isolani che fino ad una cinquantina di anni fa in questi brulli pascoli facevano pascolare capre e pecore. Da qui un ripido e fantastico cammino in discesa, lungo il crinale tra cielo e mare circondato dalle fioriture invernali della macchia, ci conduce agli strapiombi scuri della Ripa Nera, per poi arrivare alla suggestiva Punta a le Mete, spettacolare e maestosa con i suoi graniti bianchi e dorati scolpiti dalla potenza delle onde. Lasciate le surreali scogliere bianche scendiamo alla spiaggia del Longio per una rilassante pausa tra i ciottoli arrotondati dal Mare. Riprendiamo il cammino tra mare e macchia sovrastati dalla Valle dei Re che custodisce grotte abitate già in epoca preistorica. Il sentiero segue le terrazze disegnate dai muri a secco, un tempo sede di vigneti arsi dal sole e oggi meravigliosi giardini pensili di essenze spontanee, fino a raggiungere la spiaggia di Fonza. Lasciato l’arenile continuiamo seguendo il saliscendi sinuoso che costeggia il lato orientale del Golfo di Campo, il panoramico Passaccio, la caletta dell’Ischia e lo scoglio di Porto Caccamo, fino a raggiungere La Foce, dove inizia la grande spiaggia di Marina di Campo e si conclude il nostro cammino di giornata. Trasferimento con minibus in hotel.
Colazione in hotel e trasferimento alla spiaggia di Marina di Campo per l’escursione in kayak.
Scogliere granitiche e spiagge di sabbia bianca. Kayak Marina di Campo-Fetovaia km 13
I kayak ci attendono sulla bianca spiaggia di Marina di Campo, ammariamo e iniziamo la nostra pagaiata sottocosta sulle trasparenze smeraldine del golfo. Le frenesie estive sono lontane, l’atmosfera è densa del tempo lento, come se lo spazio fosse materia e mentre lo attraversi ti impregni delle storie che ti racconta senza parole e che percepisci e assorbi mentre le vivi, è la magia del Mare d’inverno. Pagaiando lenti si attraversa il piccolo porto del paese, i guzzi al moletto e i pescherecci sgarrupati a banchina, raccontano storie di porto e anche l’odore di nafta e miscela è parte del racconto che andiamo a scrivere pagaiata dopo pagaiata. Senza turisti e gite viene facile immaginare e raccontare storie di porto, di sensali, di armatori e marinai, di scalpellini e contadini venuti al porto per caricare a bordo granito e vino. Doppiata la diga passiamo sotto la torre del porto e dopo aver fiancheggiato i Salandri entriamo nella baia di Galenzana caratterizzata dall’ampia secca del Bagnolo, spettacolare e ricca di vita che grazie al basso pescaggio dei kayak possiamo osservare benissimo. Doppiata Punta Bardella la costa si fa alta e rocciosa, incontriamo la Grotta del Bue Marino e poi visitiamo quella a doppio ingresso del Vescovo. Doppiamo Capo Poro sotto le imponenti scogliere dominate in alto dal Faro e dalle le postazioni dei cannoni risalenti alla seconda guerra mondiale. Si prosegue costeggiando le multiformi scogliere di Libreria e Monte Turato dove è facile incontrare le capre che leccano il sale sugli scogli. Raggiungiamo la grande spiaggia scura del Colle e poi visitiamo Grotta di Mare resa ancora più bella dalla luce radente di questa stagione. Costeggiamo la grande scogliera granitica per poi entrare nella dolce baia di Cavoli con la bella spiaggia di sabbia bianca e le trasparenze d’incanto dove i kayak sembrano volare. Qui merita una sosta per gustarsi la magia del luogo che in questa stagione regala quiete e meraviglia. Ripreso il mare arriviamo a Seccheto, navighiamo la piccola baia pagaiando sulle splendide acque turchesi e proseguiamo a fil di costa per ammirare le vecchie cave costiere dove il mare ha trasformato i siti di estrazione nelle famose “piscine” e modellato i blocchi scartati in confetti giganti di granito. Un ultimo tratto lungo la costa granitica ed entriamo nella baia di Fetovaia, altro scrigno di rara bellezza dove il mare smeraldino incontra la sabbia bianca dell’arenile incorniciata nel verde della macchia e della pineta. Ci gustiamo le incantevoli trasparenze del mare costeggiando la baia, prima di prendere terra e concludere l’escursione. Trasferimento con minibus in hotel.
Colazione in hotel e trasferimento alla spiaggia di Fetovaia per l’escursione trekking.
Il promontorio arcaico – Trekking Fetovaia-Pomonte
lunghezza – km 7,80 Dislivello mt 306
Si parte dalla spiaggia di Fetovaia che risplende nella bella luce del mattino e risaliamo la collina per raggiungere la base dello sperone di serpentinite. Lo percorreremo affacciati sul mare a Ovest fino a raggiungerne l’estremità, uno dei punti geografici dell’Isola più conosciuti dai naviganti. Saliamo sul culmine dell’ ultima aspra vedetta dove la Punta si tuffa nei frangenti e lo sguardo sognante si perde a Sud nel cuore del Mediterraneo. Torniamo sui nostri passi per poi proseguire sul sentiero che piega decisamente a Ovest, dove l’orizzonte circolare spazia dall’Isola di Montecristo, a Pianosa, la Corsica e Capraia. Si cammina sempre vista mare tra sentierini immersi in profumate fioriture di rosmarino e affacci a strapiombo sul Mare dov’è facile avvistare il falco pellegrino. Passiamo sopra la punta dell’Argentera e in un’atmosfera tipicamente mediterranea raggiungiamo la spiaggia del Quartiere con i barchini colorati al sicuro sul ghiaiato a ridosso delle tamerici e davanti a noi, a poche decine di metri da riva, lo scoglio dell’Ogliera che conserva il famoso relitto dell’Elviscot dal gennaio del 1972. L’ultimo tratto lo percorriamo tra le bianche case di Pomonte costruite sulla scogliera granitica, per poi concludere il nostro cammino nell’accogliente piazzetta del borgo, uno dei più belli e caratteristici dell’Isola, dove ci attende il minibus per il trasferimento al porto.
PREZZO
400 euro a persona in camera doppia
Min 2 – Max 8 persone
LA QUOTA COMPRENDE
2 escursioni trekking guidate
2 escursioni in kayak guidate
kayak equipaggiati (pagaia, salvagente, paraspruzzi, sacca stagna)
3 pernottamenti in hotel**** ½ pensione (bevande escluse)
Trasferimento porto-hotel a/r
Trasferimenti in minibus sull’Isola
Assicurazione RC infortuni
LA QUOTA NON COMPRENDE
Biglietto traghetto per l’Elba a/r
Pranzi al sacco
supplemento camera singola
CONTATTI
Info e Prenotazioni
Mob +39 333 2653079
Tel +39 0565 976707
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Il programma è soggetto alle condizioni meteo e può subire variazioni.
A cura di Agenzia Viaggi Brignetti