Viaggio Nomade dalla trama intricata e cangiante.
Si Viaggia Ovunque, nello Spazio, nel Tempo, nella Fantasia. Venezia e Laguna in Kayak Un Viaggio Nomade dalla trama intricata e cangiante, nascosta tra le nebbie che celano i segreti della Serenissima. Un’avventura unica concessa solo a 5 Econauti.
IL PROGRAMMA
Partiremo in kayak da Chioggia, la nostra base sarà una grande e comoda house boat che ci seguirà nel nostro itinerare in kayak dentro la laguna. Sarà la nostra casa che navigherà sempre nelle nostre vicinanze con il comandante a bordo.
La sera ormeggeremo e poi si vagherà per le Isole camminando tra calli, campi, salizade e ponti avvolti nel fascino Lagunare.
Sarà anche un’esperienza di interesse naturalistico, pagaiando tra i bassi fondali della Laguna Veneta dove le acque dolci si miscelano al mare, creando un habitat unico e ricco di vita, oggi protetto da oasi faunistiche. Pagaieremo tra i canneti, dentro un dedalo di micro canali, tra anse e accumuli di detriti, incontrando numerose specie di uccelli e piante rare.
Ma soprattutto andremo alla scoperta della straordinaria storia della Laguna, dalla fuga da Altino alla nascita di Venezia, dalle epidemie della peste ai fasti della Serenissima, alla guerra di Chioggia e alle tante battaglie.
Durante le giornate, oltre a pagaiare, si faranno escursioni a piedi a Venezia, Murano, Burano, Torcello e su tanti Isolotti semisconosciuti, ma proprio per questo ancora più affascinanti. Come “l’isola convento” di San Francesco nel Deserto, oppure l’isola della Madonna del Monte o di San Giacomo della Palude, quella di San Erasmo “l’orto di Venezia” o quella di Poveglia con le sue leggende di fantasmi, il tenebroso lazzaretto, San Michele e il suo cimitero monumentale.
Econauta a Venezia e in Laguna, un Viaggio Nomade unico e dal fascino cangiante, nel segno del mistero e della fantasia.
ritrovo a Chioggia a mezzogiorno, facciamo cambusa nei tipici mercati della “piccola Venezia” si caricano i bagagli a bordo dell’house boat e si assegnano gli alloggi. Navigazione in Laguna per raggiungere la marina di Sant’Elena a Venezia.
Pagaiando nel dedalo dei canali secondari e meno conosciuti di Venezia. Certo le acque non sono sempre limpide, ma gli scenari sono di una suggestione unica e anche gli odori, che altrove sarebbero sgradevoli, qui accrescono il fascino di questo viaggio fuori dal tempo. Impossibile descrivere il fascino di questo labirinto liquido e cangiante, che regala continue sorprese.
Mettiamo in mare i nostri kayak a Venezia, facciamo una bella pagaiata avvolti nella magia lagunare fino a raggiungere l’Isola di Burano, formata da quattro isole e tre canali navigabili, famosa nel mondo per le sue fantastiche case colorate affacciate sui canali. La particolarità del luogo merita una breve sosta. Poi di nuovo in kayak per raggiungere e visitare Mazzorbo, che rispetto a Burano ha una vocazione molto più agricola. Riprendiamo a pagaiare per sbarcare a Torcello, una delle prime isole lagunari ad essere stata abitata. Tra il V e il IX secolo fu il principale centro della laguna, di cui oggi si conservano soltanto la Cattedrale del 639 e la chiesa di Santa Fosca del 1100. in seguito, anche a causa dello sprofondamento, cadde in declino e la maggior parte degli edifici furono depredati per costruire Venezia. Torcello è un’Isola intrigante, ricca di storia, ma soprattutto affascinante perché selvaggia e disabitata. Fu sopratutto per questa caratteristica che venne anche scelta da Ernst Hemingway per i suoi soggiorni in laguna. Dopo una bella escursione nei suoi boschi fiabeschi, rientro in house boat.
Al mattino si inizia a pagaiare verso l’isola Convento di San Francesco nel Deserto, con il suo straordinario convento-isola che si annuncia con le sagome dei cipressi e dei pini che si vedono in lontananza. Il nome trae origine dal fatto che S.Francesco d’Assisi si fermò qui nel 1220 di rientro dall’Egitto. Nel 1228 venne costruito il primo convento dei frati francescani e dopo tante vicende e secoli di abbandono, oggi vi si trova un convento francescano che praticamente occupa tutta l’isola e che andremo a visitare. Riprendiamo a navigare verso l’interno della laguna incontrando l’Isola della Madonna del Monte, due isolotti collegati tra loro da una stretta lingua di terra, dove furono costruiti diversi edifici religiosi, di cui oggi rimangono solo poche tracce. I ruderi meglio conservati sono quelli di una polveriera militare del 1800. Immersi in questa ambientazione surreale, proseguiamo pagaiando verso un altro isolotto della laguna centrale, l’Isola di San Giacomo della Palude con i ruderi di costruzioni medioevali, resti di fortificazioni ed ex capannoni militari, quest’ultimi recentemente usati per la biennale del cinema di Venezia. L’itinerario acquista sempre più una dimensione storica, ormai come viaggiatori nel tempo siamo immersi nelle vicende lagunari del passato. Approdiamo all’Isola del Lazzaretto Nuovo, dove venivano concentrati i sospetti contagiati di peste. Una sorta di anti-purgatorio in attesa dell’inferno che si trovava al Lazzeretto Vecchio. Dopo la visita all’isola degli infetti, che evoca immagini da inferno dantesco, con i kayak ci spostiamo sull’isola di S.Erasmo, la più grande della laguna, chiamata anche l’orto di Venezia. Isola che ancora oggi è ricca di coltivi, ma anche di natura selvaggia, con le praterie di limonium e salicornia, i gelsi secolari e i falchi di palude che volano maestosi. Ancora itineranti per queste surreali isole zattere…siamo ora a Vignole, “l’isola delle vigne”. Anche qui tamerici, sambuchi, olmi, le immancabili fortificazioni militari e naturalmente vigne ed orti. Dopo qualche ora passata nel “verde” risaliamo verso zone urbane, pagaiando per raggiungere l’Isola di San Michele “l’isola-cimitero” dove si trova il cimitero monumentale della città. E per concludere l’intensa giornata, entriamo nei canali della famosa Murano, l’isola dei maestri vetrai, dove dal 1295 per decreto furono trasferiti forni e laboratori vetrai causa di numerosi e disastrosi incendi a Venezia. In serata visita dell’isola passeggiando tra calli e campi.
Dopo un’abbondante colazione a bordo, si comincia a pagaiare in direzione sud. Mentre Venezia comincia a dissolversi nei fumi nebulosi della laguna, davanti a noi si materializza l’Isola di San Lazzaro degli Armeni. Posizione ideale per la quarantena, poi lebbrosario, poi monastero armeno dei padri Mekhitaristi, importante centro culturale dove studiò anche Lord Byron. Riprendiamo il nostro viaggio in kayak nelle acque vitree della laguna costeggiando il lato interno del Lido di Venezia, per atterrare nell’Isola del Lazzaretto Vecchio, isola dall’infausto destino. Qui infatti venivano portati a morire e seppelliti gli appestati. Anticamente l’isola era abitata dagli eremitani, che vi costruirono la chiesa di Santa Maria di Nazareth, da cui nazzarethun che divenne poi lazzaretto, termine che è rimasto fino ai giorni nostri. Nonostante la terribile storia di queso isolotto, l’aspetto non trasmette emozioni tetre. Continuiamo il nostro peregrinare e giungiamo alla piccola Isola di Santo Spirito, dove anche qui sono presenti i ruderi di un convento degli eremitani. Arriviamo quindi in una delle isole più intriganti della laguna, proprio davanti al borgo di Malamocco sull’isola del Lido, si trova Poveglia, conosciuta anche come l’isola dei Fantasmi. Le leggende popolari raccontano che qui la notte si sente il canto degli orfani liguri, a memoria del massacro della flotta genovese avvenuto durante la Guerra di Chioggia, ma si odono anche i lamenti e si vedono i fantasmi degli appestati che sono morti qui al tempo della grande epidemia. Il luogo è molto suggestivo e perfetto per essere visitato in kayak, pagaiamo intorno al grande ottagono sul lato sud, dove in tempo di guerra si posizionavano i cannoni e navighiamo il canale che divide in due l’isola, prima di andarla a visitare. In serata si ormeggia a Malamocco e visita del bel borgo lagunare, dove Hugo Pratt disegnava le avventure di Corto Maltese.
Colazione a bordo e partenza in kayak. Cominciamo a navigare nell’interno della laguna dentro i canali e le valli di pesca, fino ad arrivare a Millecampi (la più grande valle di pesca della zona). Si pagaia tra i canneti immersi in uno straordinario paesaggio lagunare, tra “velme” (laghetti di fanghi argillosi) e “barene” (isolotti che fuoriescono con la bassa marea, ma che conservano al loro interno i “ghebi” piccoli canali navigabili). Di tanto in tanto pagaiando si incontrano i “Cason” tipici rifugi in muratura dei pescatori “vallesani” e barcaioli, dove possiamo ormeggiare i nostri kayak. Riprendiamo la pagaiata passando anche nelle acque del Canale dei Sette Morti, il cui nome ha origine da una leggenda lagunare. Continuiamo a pagaiare nelle acque dormienti della laguna avvolti da un paesaggio rarefatto e cangiante. Rientro in house boat cena e pernottamento.
L’ultima giornata in laguna la passiamo pagaiando lungo la costa meridionle. Dopo aver doppiato la bocca di Santa Maria, proseguiamo verso Chioggia lungo la costa interna dell’Isola di Pellestrina, una lingua di terra protetta dai Murazzi, l’imponente diga costruita in pietra d’Istria intorno alla metà del settecento dalla repubblica di Venezia. E quindi rientriamo a Chioggia, la piccola Venezia, che visitiamo dall’acqua navigando i suoi tre canali. Ritroviamo l’house-boat all’ormeggio per l’ultimo pernottamento a bordo.
Colazione a bordo e sbarco
Guanti o meglio manopole in neoprene specifiche da kayak (accessorio fondamentale)
Calzari per la navigazione e scarpe comode per le escursioni
Cappello di lana
Giacca a vento leggera e/o K-way (tipo spray-top)
Muta in neoprene (non indispensabile)
Torcia frontale
Abbigliamento adatto sia al kayak che alle escursioni a terra (nella sacca stagna sempre un ricambio di pantalone e felpa)
Consigliati: Macchiana fotografica impermeabile, borraccia termica.
Il ritmo del pagaiare sarà molto tranquillo e durante ogni giorno si faranno delle escursioni a terra sulle varie isole. Pertanto l’abbigliamento deve essere adatto ad entrambe le attività. Consigliamo scarpe comode ed impermeabili, pantaloni comodi ed impermeabili, maglie e pile che consentono disinvolti movimenti di braccia e spalle, giacca a vento impermeabile.
PREZZO
1.600 € a persona
piccolo gruppo
Minimo 4 – Max 5 partecipanti
LA QUOTA COMPRENDE
Noleggio house-boat incluse tutte le spese
(skipper, ormeggi, carburante, pulizie finali, consumi riscaldamento e acqua calda)
Noleggio kayak equipaggiati (pagaia, salvagente, paraspruzzi, sacca stagna)
8 giornate di navigazione con escursioni guidate in kayak e a terra.
7 pernottamenti a bordo in cabina doppia o tripla.
Skipper sempre a bordo.
Guida e accompagnatore sempre con il gruppo.
Copertura assicurativa RC infortuni
LA QUOTA NON COMPRENDE
spese di cambusa
CONTATTI
Info e Prenotazioni
Mob +39 333 2653079
Tel +39 0565 976707
Mail: info@econauta.net
www.econauta.net
Il programma è soggetto alle condizioni meteo e può subire variazioni.
A cura di Agenzia Viaggi Brignetti